Lettera legale di diffida per diffamazione

In generale, una lettera di diffida, redatta da un Avvocato, è una comunicazione che invita la controparte a fare un’azione oppure, al contrario, ad interromperne un’altra, come un determinato comportamento.

La diffida per diffamazione, infatti, è un formale invito alla controparte affinché interrompa immediatamente un’azione ritenuta dannosa. Allo stesso tempo, la diffida per diffamazione avverte la controparte del fatto che, nel caso non interrompa l’azione diffamatoria, ci si riserverà di procedere giudizialmente, ovvero in sede giudiziale.

Invieremo la lettera di diffida, per tuo conto, con un mezzo che permetta di accertare la ricezione dalla controparte, come una lettera raccomandata oppure un messaggio di PEC (Posta Elettronica Certificata).

La lettera di diffida ha la caratteristica di costituire un ultimo invito ad adempiere a quanto richiesto, prima di una successiva azione.

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Cosa serve per inviare una diffida per diffamazione per tuo conto?

E’ facile: leggi di cosa necessitiamo affinché possiamo inviare, per tuo conto, una diffida per diffamazione.

  • La diffamazione

    Devi circostanziare il fatto accaduto: in cosa consiste la diffamazione che hai subìto? Con quale mezzo è stata compiuta? In un social network? In un sito? In un contesto offline come un evento?

  • Le prove

    Raccogli documenti, screenshot, o altro materiale, che mostrino l’azione diffamatoria compiuta a tuo danno. Per procedere con la diffida, infatti, è fondamentale fornirci prove di quanto è stato fatto per diffamarti. Se la diffamazione si è svolta online, e ciò è ancora disponibile, ti consigliamo di fare subito degli screenshot. Se ancora online, ti chiederemo di inviarci i link.

  • Cosa vuoi ottenere?

    Come scritto, la diffida serve per chiedere l’interruzione di un’azione o, al contrario, per far sì che un’altra venga fatta. Individua qual è il tuo obiettivo, così da essere espliciti e chiari nella diffida che invieremo. Vuoi anche chiedere dei danni? Segnalacelo e lo valuteremo.

Cosa dice la legge?

art. 595 Codice Penale

Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente(1), comunicando con più persone(2), offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro.

Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato(3), la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a duemilasessantacinque euro.

Se l’offesa è recata col mezzo della stampa [57-58bis] o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità(4), ovvero in atto pubblico [2699], la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro.

Se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio [342], le pene sono aumentate(5)(6).

Consulta le domande frequenti relative alla diffida per diffamazione.

A cosa serve una diffida per diffamazione?

Serve a tutelare la tua reputazione in tempi rapidi, senza dover avviare subito una causa civile o penale. Spesso, già il ricevimento della diffida è sufficiente per ottenere la rimozione delle frasi diffamatorie e scoraggiare ulteriori attacchi.

È obbligatorio inviare una diffida prima di sporgere querela o causa?

No, non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato. La diffida rappresenta un primo passo “ufficiale” e può dimostrare la tua volontà di risolvere la questione senza arrivare subito a vie giudiziarie.

In quanto tempo siete in grado di redarre e inviare la diffida?

Generalmente siamo in grado di eseguire il tutto in 2-3 giorni lavorativi dalla raccolta delle informazioni e della documentazione necessaria (screenshot, link, testimonianze, ecc.).

Che differenza c’è tra diffida e querela per diffamazione?

La diffida è un atto stragiudiziale e preventivo, che non coinvolge immediatamente tribunali o autorità giudiziarie. La querela, invece, è un atto formale presentato alle autorità competenti per avviare un procedimento penale contro chi ha commesso il reato di diffamazione.

Cos'è la diffamazione aggravata?

La diffamazione aggravata è una forma più grave del reato di diffamazione previsto dall’art. 595 del Codice Penale.

Diffamazione semplice: si ha quando qualcuno, comunicando con più persone, offende la reputazione di un’altra persona assente.

Diffamazione aggravata (art. 595, commi 2 e 3 c.p.):
Si verifica quando ricorre una delle seguenti circostanze:

  1. Se l’offesa consiste nell’attribuire un fatto determinato
    • Esempio: dire a più persone che una persona “ha rubato dei soldi”, anche se non è vero.
    • Pena: reclusione fino a 2 anni o multa fino a 2.065 €.
  2. Se l’offesa è arrecata col mezzo della stampa, o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, o in atto pubblico
    • Oggi rientrano qui anche social network, blog, siti internet, TV, giornali.
    • Pena: reclusione da 6 mesi a 3 anni o multa non inferiore a 516 €.
  3. Se l’offesa è rivolta a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza
    • Ad esempio: diffamare pubblicamente l’intero corpo della Polizia, la Magistratura, il Parlamento.

In sostanza, la diffamazione diventa aggravata quando:

  • si attribuisce un fatto specifico lesivo,
  • si usano mezzi che amplificano la diffusione (stampa, TV, social, internet, atti pubblici),
  • si colpiscono enti o istituzioni

Posso chiedere i danni per la diffamazione subìta?

Sì. In tal caso devi presentare querela entro 3 mesi (6 in alcuni casi) presso Carabinieri, Polizia o Procura. Puoi poi chiedere i danni in due modi: costituendoti parte civile nel processo penale, così da unire la richiesta di risarcimento al procedimento, oppure con una causa civile autonoma. I danni risarcibili possono essere morali, patrimoniali e all’immagine. È fondamentale raccogliere prove (screenshot, testimoni, articoli, post, ecc.). In alternativa, puoi chiedere i danni anche in forma stragiudiziale e possiamo fare ciò già all’interno della lettera di diffida per diffamazione.